Non si ferma, anzi si fa sempre più invadente l’ingerenza clericale nella vita civile. Anche un testo annacquato e non certo rivoluzionario come il ddl Zan contro i crimini d’odio verso le persone LGBT+, viene attaccato dal Vaticano ancora prima di essere promulgato, e, quindi, di avere una qualsiasi efficacia o addirittura una forma definitiva. Giustamente questa ingerenza è malvista da più parti, e qualcuno già chiede di abolire quel concordato – voluto da Mussolini e rinnovato da Craxi con il concorso di tutti i partiti, nessuno escluso – che regola i rapporti fra Repubblica Italiana e Stato pontificio.
In verità ci interessano poco le disquisizioni dei professori di diritto sulla forza del concordato e su ciò che prevede.
Il punto qui è che la chiesa cattolica si scaglia decisa contro una proposta di legge perché, se approvata, riconoscerebbe, seppur solo sulla carta, le violenze e le discriminazioni perpetrare nei confronti delle persone cosiddette “diverse” come atti strutturali e specifici della nostra società, intrisa di razzismo e odio verso l’altro/a. La levata di scudi del Vaticano, che non tollera nemmeno una giornata di semplice riflessione contro l’omofobia, conferma il carattere autoritario e intollerante della Chiesa e del suo sedicente “papa progressista” che ancora una volta mostra il suo vero volto.
Pur di non arretrare di un centimetro rispetto al controllo sociale e politico che da sempre ha posseduto (come tutte le religioni), il Vaticano si appella ad un attacco del tutto inesistente alla propria libertà (visto che anche la presunta sinistra, più o meno radicale, ben si guarda dal mettere in discussione il Concordato).
Per le anarchiche e per gli anarchici la Chiesa, tutte le Chiese, sono da sempre istituzioni di potere e come tali profondamente gerarchiche e interessate esclusivamente a mantenere i propri privilegi generando dogmi su dogmi nel tentativo di tenere soggiogate le menti e impedendo così una vera emancipazione di tutte e tutti.
Noi staremo sempre dalla parte della razionalità, della libertà e della solidarietà.
Federazione Anarchica Reggiana
Reggio Emilia, 28/06/2021